Recensione di Antonella Perrotta
Con il suo stile ironico e affilato e con la voce riconoscibile e inconfondibile dei grandi scrittori, Ezio Sinigaglia in Grave disordine con delitto e fuga edito da TerraRossa Edizioni costruisce un’unica, lunghissima, scena narrativa di cento pagine in cui, in un crescendo di tensione emotiva, s’incontrano e scontrano bellezza e potere, ordine e disordine, ragione e istinto, ironia e tragedia.
Cos’è l’ordine e cos’è il disordine secondo Sinigaglia?
“L’ordine è il movimento che consente di sovrapporre la realtà al desiderio, il disordine la fissità che li fa permanere divisi.”
Sinigaglia incarna il disordine nella bellezza fuori dall’ordinario di Michelangelo, detto Jimmy, un fattorino diciassettenne alle dipendenze dell’impresa Termolux diretta dall’ingegnere De Rossi. Jimmy é l’ultima ruota del carro nella gerarchia aziendale, l’ultimo degli impiegati, ma è bello, anzi bellissimo, è la persona e anche la cosa più bella mai vista, ed è perciò disordine vivente, in quanto tutto ciò che ha un suo ordine lo scompiglia per riordinarsi verso di lui. Jimmy è una sorta di Dioniso, un essere umano e divino e animale al contempo, è istinto, carnalità, sensi, ebbrezza, flusso vitale, irrazionalità.
L’ordine sta, invece, nell’ingegnere De Rossi che nel potere è cresciuto e alla gestione del potere è stato educato. Se Jimmy è la forza dionisiaca, l’ingegnere De Rossi è quella apollinea.
Ma é possibile riordinare il disordine?
Sì. È possibile “mediante la realizzazione del desiderio o mediante la sua rimozione.”
L’ingegnere De Rossi, ad esempio, ha sempre saputo come riordinare il disordine. Non gli riesce, però, almeno inizialmente, di riordinare quello provocatogli dalla bellezza di Jimmy che, perciò, finisce con l’esercitare una forma di potere nei suoi confronti. E l’ingegnere non è abituato al fatto che il potere stia nelle mani di qualcun altro, né è abituato al fatto di non riuscire a eliminare lo stato di disordine che, per ciò solo, diventa per lui grave. L’ingegnere desidera carnalmente Jimmy, ma non sa né rimuovere tale desiderio né come realizzarlo. L’ingegnere De Rossi è a disagio.
L’epilogo di queste pagine coglierà di sorpresa il lettore, trascinandolo in maniera del tutto inaspettata verso il consumarsi di una tragedia. E d’altronde, la tragedia secondo Nietzsche (La nascita della tragedia) non è altro che l’espressione di quella contrapposizione tra lo spirito dionisiaco e quello apollineo che pure ritroviamo in queste pagine.
In un crescendo di suspense, il disordine sarà riordinato.
Ma a quale prezzo?
Grave disordine con delitto e fuga, Ezio Sinigaglia, TerraRossa Edizioni, 2024, pagg. 105