Recensione di Antonella Perrotta
È un romanzo a due voci alternate, questo di Cristò.
La voce della verità e quella della menzogna.
La voce di Paolo e quella di Petra, i protagonisti.
Loro si conoscono da sempre, dai giorni di scuola, imparano ad amarsi, si sposano, l’uno convinto di conoscere tutto dell’altra e viceversa, finché Paolo decide di regalare a Petra per il quindicesimo anniversario di matrimonio una lampada che produca “la luce del sole così com’è” perché sua moglie, il sole, lo merita. Lavora alla lampada tre anni, chiuso di notte in garage, tre anni in cui tra lui e Petra ci saranno poche parole, sicché smettono “di continuare a conoscersi, scontrarsi e incontrarsi” fino al giorno in cui la meravigliosa lampada diventa realtà.
Ma veramente saprà regalare “la luce del sole così com’è” o la sua luce sarà fredda e fioca?
“Come tutte le cose create dagli uomini, anche la meravigliosa lampada di Paolo Lunare lasciava alcune domande senza risposta.”
La lampada riuscirà magicamente a far luce su un mondo diverso, spesso immaginato, sperato o negato, ma che in un modo o nell’altro ancora potrebbe appartenerci. In questa luce, Paolo e Petra si trovano a riconsiderare il loro passato e, di conseguenza, anche il loro presente, a scoprire verità celate da altri o negate a se stessi, in un percorso che porta l’uno a demolire e l’altra a ricostruire pezzi di vita che fanno un’intera esistenza. Le fragilità emotive di uomo, di donna, di coppia, le verità, le menzogne o le omissioni (“L’omissione è una menzogna? Oppure no?”) emergono all’improvviso, sconcertano, conducono lungo una strada che non si pensava prima potesse essere percorsa.
Cristò ci regala un romanzo breve, ma intenso, uno di quelli che inizi con curiosità e concludi col petto gonfio d’emozione. Un romanzo tenero e forte allo stesso tempo, una storia che l’autore definisce “finzione” soltanto perché Paolo e Petra sono partoriti dalla sua immaginazione, ma che – a ben vedere – finzione lo è soltanto in parte perché tra queste pagine ci sei anche tu, lettore, ci sono le tue stesse domande in cerca di risposta, le tue stesse fragilità, i tuoi stessi errori, i tuoi amori, le tue finte verità, le tue battaglie interiori, le tue sconfitte, le tue vittorie.
La finzione non è poi così lontana dalla realtà quando la realtà è colta nelle sue contraddittorie sfaccettature, quando è saputa raccontare. E Cristò sa farlo molto bene, rivestendo le parole di magia e di evanescenza fino a condurci a un finale di struggente bellezza.
Consigliatissimo.
La meravigliosa lampada di Paolo Lunare, Cristò, Terrarossa Edizioni, 2019, pagg. 97