Io e lei siamo diversi

Sine Pagina - Io e lei siamo diversi
Opera di Mario Perrotta, per gentile concessione dell’artista. ©Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata

Racconto di Marco Proietti Mancini

Passeggiare fianco a fianco, parlando senza scalette e senza programmi, semplicemente raccontandosi. Cielo a chiazze di nuvole, azzurro pezzato di bianco, di grigio e di nero, vetrine che rovesciano lampi di colore sulla strada; pozzanghere che diventano la vita rovesciata nel riflesso di maglie e scatole di cibi esotici.

Sbattere addosso alle spalle di chi ti viene nel senso contrario, non distrarsi neanche un istante, “scusi” “prego”; un altro passo di piedi e parole in una nuova conoscenza. Amicizia che annulla ogni differenza, di idee, di convinzioni, di aspetto esteriore, di esperienza. L’amicizia la spieghi meno dell’amore.

Un bar nascosto su una piazza esibita, un palco d’opera da cui assistere alla vita. Profumo di caffè e thè alla vaniglia. Cristalli di zucchero da leccare via dal bordo della tazza, dai peli della barba, dai ricordi, dalla vita. Ricordi da mettere sul tavolo tra le carte sbucciate e le stoviglie macchiate. Confidenze che diventano ricordi divisi tra una lacrima raccontata e rimandata indietro, facile vederla per chi ha negli occhi le stesse lacrime nascoste, trattenute.

Improvvisa la pioggia violenta, rumore di gocce dure come sassi sul telone che protegge, nasconde, ripara, sassate che ritmano la confidenza, rullate di tamburo che danno il tempo al cuore e alle parole. Ombrelli, grandi, piccoli, afflosciati da un lato, a fiori, colorati, passi affrettati di corse affannate, luci che tracciano scie nell’aria, spruzzi e imprecazioni. Sorrisi.
Occhi.
Risate.

Poi una coppia, anziana, lui davanti, lei un passo indietro, lui alto, dritto, l’età non gli ha piegato la schiena, un lungo cappotto elegante e sulla testa, senza nessun ridicolo, una busta bianca da supermercato arrotolata come un turbante. Sfida la pioggia. Dietro di lui, a ripararsi con la sua schiena, lei, piccola e chiara come un lampo di luce nel buio, le mani in alto a tenere sulla testa una borsa di pelle nera, i capelli in riccioli color ferro e bianco. Per ogni passo di lui, lei ne deve far due. Sorride. Felice. Indifferente alla pioggia.

Arriva una coppia e si siede al tavolo accanto. Finta come le perle che lei porta al collo, come il colore di una pelle stuccata di gesso e di labbra disegnate come in una geometria. Finta come le loro parole, sceneggiate da un cane che non sa scrivere dialoghi d’amore, che non conosce la vera vita.

Io e lei siamo diversi, abbiamo bisogno di respirare l’aria che sa ancora di pioggia. La pioggia che ha smesso improvvisa di cadere. E’ arrivato l’arcobaleno.

Adesso si può andare e ricominciare a camminare, passi uguali di persone diverse.

Marco Proietti Mancini, scrittore. Ha pubblicato i romanzi Io sono Hotel Garibaldi (Ensemble, 2023), Parlando dei miei giorni (Augh!, 2022), La luce degli istanti felici (Edizioni della Sera, 2021), La terapia del dolore (Historica, 2016), Da parte di Padre (Edizioni della Sera, 2016), Il coraggio delle madri (Edizioni della Sera, 2015), Oltre gli occhi (Giubilei & Regani, 2014), Gli anni belli (Edizioni della Sera, 2013), le raccolte di racconti Non serve nascondersi (Miraggi, 2019) e Roma per sempre (Edizioni della Sera, 2012). Suoi racconti sono presenti in molte antologie. È giurato nei premi “Città di Subiaco” e “Città di Latina”.

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Chi sono

Mi chiamo Antonella Perrotta. Nasco in Calabria la sera che precede il Lammas da madre siciliana e padre calabrese. Osservo, ascolto, leggo, scrivo, amo la Storia e le storie, il narrare e il narrarsi, ma non sopporto il chiasso e il chiacchiericcio. Sono autrice dei romanzi Giuè e Malavuci (Ferrari Ed., 2019, 2022) e di racconti pubblicati in volumi collettanei, blog e riviste. Performer dei miei testi. Fondatrice del blog Sine pagina.
Se ti va, puoi seguirmi sui miei profili social.

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Mi chiamo Antonella Perrotta. Nasco in Calabria la sera che precede il Lammas da madre siciliana e padre calabrese. Osservo, ascolto, leggo, scrivo, amo la Storia e le storie, il narrare e il narrarsi, ma non sopporto il chiasso e il chiacchiericcio. Sono autrice dei romanzi Giuè e Malavuci (Ferrari Ed., 2019, 2022) e di racconti pubblicati in volumi collettanei, blog e riviste. Performer dei miei testi. Fondatrice del blog Sine pagina.

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