da Redazione
Angela, tu sei laureata in Scienze Politiche, laureanda in Scienze Economiche e presti servizio nella Polizia di Stato. Quando e perché ti sei dedicata anche alla scrittura?
Oltre al mio lavoro, sono impegnata nell’associazionismo e ho sempre coniugato l’esperienza lavorativa con quella sociale e con la passione per la scrittura scrivendo storie di violenze e maltrattamenti pubblicate nel blog “La casa delle donne.” Con “Viola 40”, un’associazione culturale indipendente, ho poi partecipato alla realizzazione di un Calendario Laico con tre brevi racconti: “I petardi della Ginestra”, che rievoca la strage di Portella della Ginestra, la prima strage di mafia; “La bella e la bestia”, dedicato a Maria Chindamo, un’eroina della libertà vittima della barbarie mafiosa, e “Macerie di valori”, intervista immaginaria a Pier Paolo Pasolini. Ecco, ho iniziato a scrivere così.
Non solo sangue, edito da WE edizioni, è il tuo primo romanzo. Perché leggerlo? Ce ne vuoi parlare?
Grazie per la domanda. In Non solo sangue si confrontano tre generazioni, nuclei familiari uniti dal caso, da eventi imprevisti o non voluti, da perdite affettive dolorose che creano legami a volte subiti, a volte spezzati, ma sempre determinanti.
È un universo prevalentemente al femminile – seppure non manchino figure maschili importanti – che ha come protagonista Antilla, una giovane scrittrice che saprà diventare una donna libera, decisa e forte anche grazie a sua nonna, di cui porta il nome di battesimo, sempre viva nei suoi ricordi e nei suoi pensieri. Sua nonna é la sua guida, le insegna l’importanza della genuinità dei sentimenti e dei legami affettivi e familiari da cui si riesce a trarre la forza e la consapevolezza necessarie a fronteggiare le asperità della vita e a confidare nel futuro.
Sullo sfondo c’è la Calabria – che è anche la mia terra, quella in cui vivo – la sua cultura e le sue tradizioni. Rappresenta la terra da cui si proviene, che forgia il nostro essere, e che mai si lascia del tutto poiché è, e sarà sempre, un punto di riferimento insostituibile.
Perché leggerlo allora? Per riscoprire l’importanza dei legami sia con le persone che con i luoghi che ci hanno visto nascere, l’importanza nella vita di ognuno delle scelte personali che possono comportare delle conseguenze anche gravi, per ricordare che la vita sa anche sorprenderci quando non ce lo aspettiamo.
Un’ultima domanda per conoscerti meglio. Come ti definiresti?
Una persona un po’ naïf. Libera da stereotipi. Fermamente convinta che la libertà dell’essere umano stia nell’autodeterminazione.
Non solo sangue di Angela Formaro, WE edizioni, 2024, 180 pagg.