L’ultimo dei brocchi e altri racconti. Nuova Edizione

Sine Pagina - L’ultimo dei brocchi e altri racconti. La nuova edizione da Divergenze

da Redazione

Divergenze presenta ai suoi lettori una nuova edizione del volume L’ultimo dei brocchi e altri racconti, che differisce dalla precedente del 2020 per l’ordine progressivo delle novelle, la variazione di alcune di esse, e l’innesto di una nuova.

Quattro autori, quattro racconti,per precipitare nel silenzio o nel fragore degli abissi umani, dai quali non si salva niente e nessuno” ci avverte l’editore e, in effetti, è il lato oscuro dell’animo umano il fil rouge delle narrazioni.

E se il racconto è una sfida per chi scrive, poiché, in poche pagine, deve concentrare una storia, delineare i personaggi, creare suggestioni, ambientazioni, relazioni, evolvendo velocemente fino a un finale compiuto, gli autori di questa raccolta la sfida l’hanno vinta.

Ne L’ültam di broc (L’ultimo dei brocchi), che dà il titolo al volume, Mauro Valli traccia il perfetto e attualissimo ritratto di un narcisista, affetto da “una febbre di approvazione da cui non vuole guarire”. È colui che “batte moneta falsa cucendosi addosso un impermeabile capace di nascondere l’impurità interiore delle forme” (definizione sublime!), un nullafacente che si finge altro e assume diverse identità, a seconda dell’interlocutore, per conquistare il cuore di donne-oggetto, approvvigionamento del suo ego narcisistico alla ricerca d’idealizzazione e consenso. Un ritratto in cui, ahimè, molti potrebbero ritrovarsi se soltanto avessero l’onestà e la limpidezza d’animo per farlo. Ma un narcisista “è incapace di ammettere gli errori”. Si specchia, ma non si vede.

Il senso di un ritorno è la novità di questa edizione. Antonella Perrotta propone una reincarnazione del Caravaggio, artista geniale e discusso, uomo inquieto, finanche assassino, che ha saputo introdurre nelle sue opere la realtà più meschina e brutale. Uomini e donne di strada sono stati suoi modelli e, fra questi, Anna Bianchini, detta Annuccia, prostituta pare “avvezza all’uso del coltello”, che è stata dall’arte consacrata all’eternità come Maria, Marta e Maddalena. Zaccaria, alias il Caravaggio, artista squattrinato, e Dalia, alias Annuccia, giovane prostituta dal nome di un fiore in cerca di riscatto morale, sono i protagonisti del racconto. Le rispettive voci si alternano e offrono al lettore il duplice punto di vista della medesima realtà, conducendolo verso un finale inatteso di violenza ed espiazione che svelerà “il senso di un ritorno”.

Il terzo racconto, Senza zucchero, di Giulio Bassi è una rappresentazione distopica, ma non troppo, di un futuro che si teme vicino. Un pianeta in agonia climatica, dove gli uomini vivono costantemente sotto controllo e, soprattutto, sono vittime di un condizionamento che impone illusioni in luogo della realtà.

Chiude il volume Veronica Niero con Sataeud li habibi, un racconto che ha la potenza distruttiva del fuoco e l’animo della violenza inconsulta.

Questa raccolta è la dimostrazione che i racconti non costituiscono affatto un minus letterario, ma possono condensare – a volte anche più di volumi corposi – storie che segnano.

La cura editoriale è quella di tutti i volumi editi da Divergenze: le illustrazioni interne e i materiali utilizzati, dalla copertina alla carta all’inchiostro, sono pregiati. Rari, se non unici, nel panorama editoriale.

L’ultimo dei brocchi e altri racconti, Autori Vari, Divergenze edizioni, collana I fuoriserie, pagg. 82, 2024

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Chi sono

Mi chiamo Antonella Perrotta. Nasco in Calabria la sera che precede il Lammas da madre siciliana e padre calabrese. Osservo, ascolto, leggo, scrivo, amo la Storia e le storie, il narrare e il narrarsi, ma non sopporto il chiasso e il chiacchiericcio. Sono autrice dei romanzi Giuè e Malavuci (Ferrari Ed., 2019, 2022) e di racconti pubblicati in volumi collettanei, blog e riviste. Performer dei miei testi. Fondatrice del blog Sine pagina.
Se ti va, puoi seguirmi sui miei profili social.

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Mi chiamo Antonella Perrotta. Nasco in Calabria la sera che precede il Lammas da madre siciliana e padre calabrese. Osservo, ascolto, leggo, scrivo, amo la Storia e le storie, il narrare e il narrarsi, ma non sopporto il chiasso e il chiacchiericcio. Sono autrice dei romanzi Giuè e Malavuci (Ferrari Ed., 2019, 2022) e di racconti pubblicati in volumi collettanei, blog e riviste. Performer dei miei testi. Fondatrice del blog Sine pagina.

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