La mula e gli altri di Alessandro Conforti

Sine Pagina - La mula e gli altri di Alessandro Conforti

Recensione di Antonella Perrotta

Le edizioni Il ramo e la foglia ci propongono una raccolta di dodici racconti brevi di Alessandro Conforti.
La mula e gli altri, il titolo. Faccende semiserie di provincia, il sottotitolo.

Sono contenta quando si pubblicano raccolte di racconti, perché – a mio modesto avviso – è soprattutto nel racconto che si ritrova quel gusto di narrare storie per il piacere di farlo e, in genere, il gusto del narrare, quello che apparteneva ai nostri nonni e a noi bambini, e che, progressivamente, si è andato perdendo, finito chissà dove. Nel caos quotidiano poco propenso all’ascolto, probabilmente. E nel naturale cammino verso nuove sperimentazioni narrative.

Alessandro Conforti ci riporta a quel gusto del narrare.
E leggerlo, è un po’ come mandare giù delle ciliegie, una dietro l’altra, e ritrovarsi sul palato la freschezza dei frutti. Che qui sono parole.
Parole raffinate, perché elegante e raffinata è la scrittura, velata da un’ironia leggera, ma non per questo superficiale. Anzi.

L’autore si muove in un’atmosfera rarefatta di provincia, una qualsiasi provincia, potrebbe essere anche la nostra, in uno spazio temporale dilatato che dal presente ritorna al passato e viceversa. E ci racconta di galline che anelano alla libertà senza avvedersi, non subito almeno, della responsabilità che comporta; di muli che parlano nella notte della Befana, quando si dice che le bestie possano parlare alla gente; di uomini dal volto deformato e di donne nutrite di sola apparenza che finiscono per evaporare come l’aria da cui sono composte; di persone semplici che osservano un mondo di uomini “condannati al vuoto dell’inesistente” in cui l’amore sembra “un trabiccolo dismesso, lasciato a marcire dentro stanze dimenticate”; di viaggi nella memoria che attraversano un oceano o salgono fino in soffitta e su un albero di castagno.
E, come in una leggenda popolare, tra personaggi stravaganti e personaggi un po’ più plausibili e meno bizzarri, ma sempre sapientemente tratteggiati, ritroviamo il monito celato nelle parole, le atmosfere evocative, le descrizioni attente di una provincia allargata.
Mentre si snoda il filo immaginifico del narrare.

Consigliatissimo. 

La mula e gli altri, faccende semiserie di provincia, Il ramo e la foglia edizioni, pagg. 82, 2025

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Chi sono

Mi chiamo Antonella Perrotta. Nasco in Calabria la sera che precede il Lammas da madre siciliana e padre calabrese. Osservo, ascolto, leggo, scrivo, amo la Storia e le storie, il narrare e il narrarsi, ma non sopporto il chiasso e il chiacchiericcio. Sono autrice dei romanzi Giuè e Malavuci (Ferrari Ed., 2019, 2022) e di racconti pubblicati in volumi collettanei, blog e riviste. Performer dei miei testi. Fondatrice del blog Sine pagina.
Se ti va, puoi seguirmi sui miei profili social.

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Mi chiamo Antonella Perrotta. Nasco in Calabria la sera che precede il Lammas da madre siciliana e padre calabrese. Osservo, ascolto, leggo, scrivo, amo la Storia e le storie, il narrare e il narrarsi, ma non sopporto il chiasso e il chiacchiericcio. Sono autrice dei romanzi Giuè e Malavuci (Ferrari Ed., 2019, 2022) e di racconti pubblicati in volumi collettanei, blog e riviste. Performer dei miei testi. Fondatrice del blog Sine pagina.

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